Testimonianza di un volontario, Attilio 62 anni.
“Mi chiamo Attilio, classe 1947, e da quatto anni sono volontario presso due associazioni: Arca del Seprio e Thais, che si occupano principalmente di Rieducazione Equestre. Questa mia esperienza ha avuto inizio dopo la conclusione della mia vita lavorativa, durata 40 anni, nel settore del commercio.
Ho pensato quindi di mettere a frutto le mie esperienze maturate da una vecchia passione per il cavallo e da una discreta predisposizione per la manualità, convinto che la soddisfazione di essere utile è identica da qualsiasi campo derivi: come assistenza in campo durante le sedute di rieducazione che dai mille lavori necessari per mantenere operativa l’intera struttura.
Concludendo, il mio augurio è che ognuno di noi provi, almeno una volta nella vita, l’esperienza del volontariato in modo da conoscere un mondo poco visibile e capire cosa significa sentirsi autogratificato indipendentemente dall’altrui apprezzamento (sempre gradito ma non indispensabile), perché l’importante è esserci, non essere visti!”


Testimonianza di una mamma, Silvia mamma di Martina.
“Grazie all’ambiente stimolante e ben organizzato, nel corso degli anni, con l’aiuto di educatori preparati, Martina è riuscita a vincere molte delle sue paure e insicurezze.
Qui ha anche avuto l’opportunità di avere la sua prima esperienza lavorativa e, in seguito, grazie a questo è riuscita ad inserirsi nel mondo del lavoro.”





La storia di Marzio, campione di dressage tetraplegico.
Marzio è un ragazzo con tetraparesi spastica che cavalca da 25 anni.
È stato più volte campione nazionale di dressage e l’incredibile di questa storia è che Marzio a terra non controlla i suoi arti, mentre riesce a condurre il cavallo in modo egregio.
Quando è in sella è felice, sente finalmente di poter tenere le redini della sua vita tra le mani.






La storia di Mattia, non vedente dalla nascita.
Mattia non vedente dalla nascita affronta senza paura le corse ad ostacoli: Mattia afferma che quando il suo cavallo vede l’ostacolo e si prepara a saltare, lui lo percepisce.
“ Sem quando vede l’ostacolo mi avverte...”



Testimonianza di Maria Teresa, consigliere del Thais.
“ Mio marito era affetto da sclerosi multipla, il problema più grande era legato all’equilibrio e ai dolori alla schiena. Aveva degli scatti involontari alle gambe, durante il periodo in cui effettuava la terapia regolarmente gli scatti scomparivano.
L’ippoterapia certamente non guarisce dalle malattie, ma migliora la qualità della vita e aumenta le capacità residue.
Inoltre l’attività all’aria aperta e la terapia non effettuata in ospedale, ma in un ambiente famigliare porta beneficio e gioia.
Infine la presenza di un gruppo che ti sostiene e il confronto con le esperienze delle altre persone è di aiuto anche alle famiglie.”

La storia di Katia, emiplegica di 35 anni.
Sei mesi fa Katia è stata colpita da un ictus, che le ha bloccato la parte sinistra del corpo. Prima dell’incidente era una cavallerizza brava e spericolata, quando ha iniziato a cavalcare dopo l’ictus non riusciva a stare in equilibrio sulla sella, perché aveva la sensazione di cadere.
Dopo due mesi di riabilitazione equestre ora riesce a cavalcare da sola.

La storia di D., ventenne incidentato in moto.
D. ha avuto un incidente in moto da cui è rimasto emiplegico.
Poiché una delle due gambe è paralizzata i riabilitatori non riuscivano più a farlo camminare.
Grazie all’attività sul cavallo ha rinforzato i muscoli e la coordinazione motoria e un giorno è sceso da cavallo e ha fatto autonomamente un passo.